Design Thinking, metodo di innovazione di prodotti e servizi
...vi spiego di che cosa si tratta
Il Design thinking è l’insieme dei processi cognitivi, strategici e pratici con il quale la progettazione di prodotti, edifici e macchinari è sviluppata da team di design creato.
Negli ultimi anni il concetto di Design thinking si è spostato verso l’innovazione di prodotti e servizi. In quest’ottica si configura come modello progettuale volto alla risoluzione di problemi complessi attraverso visione e gestione creative.
Tale approccio è stato codificato attorno agli anni 2000 in California dall’Università di Stanford. È centrato sulle persone e si basa sull’abilità di integrare capacità analitiche con attitudini creative. Uscito dagli studi di design, sta permeando vari settori: in particolar modo la consulenza direzionale, la trasformazione digitale e la progettazione di software e interfacce.
I principi del Design thinking
L’applicazione del Design thinking come leva innovativa può essere sintetizzata partendo da quattro principi di fondo.
Creatività
il Design thinking è un approccio che fa leva sulla capacità delle persone coinvolte nell’essere creative. È infatti caratterizzato da strumenti e metodologie che supportano la generazione delle idee come l’How Might.
Prototipazione
La prototipazione velocizza i processi di Design thinking perché consente di comprendere in maniera rapida punti di forza e debolezza delle nuove soluzioni da implementare. Questo principio è strettamente correlato a quello di user contribution: nel Design thinking non ci si limita a definire i passi per immaginare un’idea o una soluzione, ma si arriva alla concreta realizzazione di tale idea mediante il confezionamento di un prototipo. Tali prototipi possono concretizzarsi in roadmap di sviluppo o addirittura in veri e propri modelli funzionanti.
User Contribution
Il Design thinking nasce dalla volontà di guardare ai bisogni degli utenti e aiutarli a risolverli. Per questo è fondamentale il ruolo che l’utente finale ricopre nel processo di innovazione. Per assolvere a tale principio, nel Design Thinking si fa largo uso di ricerche etnografiche e A/B Test.
Durata del processo
I progetti di Design thinking hanno una durata che può variare nell’ordine di ore, giorni, mesi e anni, a differenza di altri approcci basati sul design, come il Design Sprint utilizzato da Google, che hanno una durata definita. Questo perché il processo di Design thinking predilige fasi e dinamiche divergenti, in cui si generano innumerevoli nuove idee attraverso lunghi momenti di brainstorming.
Modelli di Design thinking
L’Osservatorio Design thinking for Business del Politecnico di Milano ha individuato quattro forme e interpretazioni diversi che il Design thinking può assumere a seconda delle sfide specifiche e degli obiettivi del progetto di innovazione.
Creazione di soluzionià
Queste metodologie fanno leva su competenze creative e ideative e sono le più diffuse tra società di consulenza, studi di design, agenzia digital e sviluppatori di software e tecnologie:
- Creative Problem Solving. È la metodologia con la quale le imprese innovano comprendendo i bisogni dell’utente e immaginando la più elevata gamma di soluzioni possibili per rispondere alle sue esigenze, per poi restringere il campo fino a trovare la soluzione dominante.
- Sprint Execution. Con questa tipologia di Design thinking ci si pone un obiettivo di realizzare e testare prodotti efficaci al fine di apprendere dai clienti e migliorare la soluzione. È la metodologia in cui si fa più largo uso dei principi di Prototipizzazione e User Contribution.
Creazione di vision
Queste metodologie fanno leva su attitudini critiche e interpretative:
- Creative Confidence. L’approccio mira a creare all’interno delle organizzazioni i presupposti perché possano essere innovative e inclini al cambiamento, stimolando, ad esempio, attitudini alla base del Design Thinking come empatia e tolleranza al rischio ed al fallimento.
- Innovation of Meaning. È l'approccio con il quale le imprese ridefiniscono la visione aziendale, i messaggi e i valori legati ai prodotti e ai servizi che offrono: si tratta di una interpretazione di Design Thinking che ha come obiettivo quello di individuare direzioni e strategie in grado di apportare valore sia all’organizzazione che le promuove che all’utente finale.